Nel centro della “tavola tonda” GHSI un “piede girevole attorno ad A” sostiene, inchiodato in C e in B, un regolo SE “il quale potrà girare insieme al piede e al chiodo”. Alla sommità del regolo una diottra ET permette di “traguardare le cose da mettere in prospettiva”; più in basso, una piccola “canna di rame” FD, imperniata su SE e attraversata da un “punzone” deve essere sempre parallela alla diottra ET.

(Osserviamo che Danti non spiega  come mantenere il parallelismo tra diottra e punzone: si potrebbe usare, per esempio, un parallelogramma articolato).

Il cono visuale è intersecato da una parete cilindrica HLKI, tangente ad una sfera di cui l’occhio dell’osservatore (rappresentato dal perno di FD) occupa il centro. Alla parete cilindrica viene fissato un foglio, sul quale si segnano, spingendo il “punzone” che attraversa DF, i punti traguardati mediante ET.

Danti osserva che lo strumento dà “immagini false”: ad esempio, le immagini di rette parallele al piano di terra sono linee curve.

Per maggiori informazioni sul meccanismo (e sulle osservazioni del Danti) 

 

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