Danti precisa che: “con il filo (…) si toccherà la cosa che si vuol mettere in Prospettiva, spostando il regolo CD (insieme a CA) avvicinandolo o allontanandolo ai punti E, G finché la linea del regolo CD tocchi il filo o il raggio visuale; in questa linea si noterà diligentemente il punto della graduazione dove il filo tocca, e poi si ritroverà il medesimo punto al medesimo numero nel regolo AC, e accanto a questo si farà un punto sulla carta che sarà attaccata alla tavola sotto lo strumento.”

Lo strumento può essere anche dotato di diottra. L’asta verticale, muovendosi lungo la guida GE descrive il quadro virtuale. L’asta orizzontale scivola invece sulla carta da disegno (quadro reale). Su entrambi i quadri, i punti sono individuati mediante la lettura di una sola delle due coordinate (l’altra è fornita automaticamente dalla posizione dell’asta orizzontale).

Fonte: Le due regole della Prospettiva Pratica di M° Jacomo Barozzi da Vignola, ed. Zannetti, 1583.

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